PROPOSTA (una alternativa ad una proposta indecente di autostrada)

Realizzazione di un ponte stradale normale che, a differenza di quello autostradale previsto, venga realizzato perpendicolarmente alla corrente del fiume e non obliquamente.

Questa soluzione consente infatti di ridurne la lunghezza , ridurne il costo e di rispettare i migliori criteri di progettazione (anche gli antichi romani conoscevano tali requisiti).

Il ponte stradale dovrebbe prevedere anche una vera e propria pista ciclabile per affrontare e cercare di risolvere le difficoltà attuali nel superare il fiume Po in bicicletta. Caratteristica questa in grado di realizzare le condizioni per l’attuazione definitiva di importanti progetti regionali viabilistici.

La sua localizzazione ? Si possono prevedere tre soluzioni in diversi contesti ambientali :

1 - Zona baricentrica fra il ponte della Becca ed il ponte di Bressana che potrebbe rappresentare una efficace alternativa ad entrambi i percorsi attuali in caso di manutenzione o problematiche connesse ai due ponti esistenti.

Si collegherebbe alla rete stradale di Rea Verrua Mezzanino sul lato oltrepadano e con la strada di Mezzanino Tre-Re e Travacò Gravellona (San Martino) sul lato pavese.

2 - Zona a monte del ponte di Bressana in corrispondenza degli abitati di Bastida e Pancarana che potrebbe rappresentare un’ alternativa stradale all’attuale ponte di Bressana. Potrebbe infatti servire l’area di Voghera , Oriolo , Cervesina , Lungavilla ed in caso di manutenzioni offrire una possibile utilizzazione per gli utenti del ponte di Bressana.

Si collegherebbe alla rete stradale di Bastida e Pancarana sul lato oltrepadano e con la strada per Sairano Zinasco Vecchio sul lato pavese.

3 - In affiancamento all’attuale ponte di Bressana , ma collocato a monte verso Bastida in modo da poter essere servito dalla rotonda di Bressana tramite il sottopasso ferroviario esistente e da un nuovo percorso stradale che affiancherebbe la massicciata ferroviaria sul lato di Bastida.

Tale localizzazione consentirebbe di integrarsi facilmente con la prevista variante di Cava Manara il cui percorso, non essendo condizionato dall’ingombrante casello autostradale, potrebbe essere rivisto e reso più funzionale al suo scopo primario di variante verso Pavia in grado anche di fornire un facile raccordo con la zona di Tre Re.

Il risultato sarebbe la creazione di due ponti ben distinti ma affiancati in grado di essere utilizzati insieme od alternativamente utilizzando la connessione ad anello che verrebbe creata.

Un’interessante variante di tale proposta potrebbe essere la partecipazione delle F.S. in previsione di un raddoppio della linea Milano Voghera Genova.

Il costo di tali soluzioni è da ritenersi sicuramente compatibile con l’impegno di soldi pubblici previsto ed inoltre perfettamente sostenibile se la provincia di Pavia decidesse di impiegare per l’Oltrepò una cifra equivalente o inferiore a quella spesa negli ultimi anni per la viabilità della Lomellina o per le tangenziali di Casteggio o di Voghera.

Niente vieta inoltre che società private decidano di contribuire (si potrebbe prevedere un pedaggio per l’attraversamento del ponte analogo a quello precedentemente esistente per i ponti in barche).

Perché subire soluzioni inutili e cervellotiche , spendere soldi pubblici per risultati insoddisfacenti o certamente opinabili , creare problemi ambientali senza fornire alternative all’esistente ?

Forse solo perché piace a qualcuno , qualcuno lo desidera per fini personali o per altro.

Si ricorda che al Sud tutto questo ha un nome ed un nome famoso. Ciascuno faccia le sue considerazioni e si comporti di conseguenza.